Abstract
Il nome della rosa (1980) di Umberto Eco rappresenta uno degli esempi più perfetti di romanzo postmoderno italiano e unisce la tradizione storica con il molteplice della modernità. Proprio il labirinto-biblioteca nasce dalla combinazione tra storia, mito e immaginario letterario. Con questo oggetto romanzesco i costruttori del labirinto e i monaci dell’abbazia hanno creato un groviglio di spazi, libri e parole paragonabile ai labirinti di Joyce, Borges e Calvino. Il labirinto è un elemento fondamentale per l’avventura di Adso e Jorge anche perché diventa lo specchio di un secolo, il Novecento, e di una società ‘liquida’ e multiforme.
Nowoczesny labirynt w średniowieczu w "Imieniu róży"
Imię róży (1980) Umberta Eco, łącząc w sobie elementy tradycji historycznej i złożoność nowoczesności, stanowi jeden z najbardziej reprezentatywnych przykładów postmodernistycznej powieści włoskiej.. Labirynt-biblioteka jest kombinacją historii, mitu i wyobraźni literackiej. Poprzez tę fikcjonalną konstrukcję budowniczowie labiryntu oraz mnisi z opactwa stworzyli plątaninę przestrzeni, tekstów i słów porównywalną do labiryntów Joyce’a, Borgesa i Calvina. Labirynt stanowi również kluczowy element wątku Adsa i Jorgego, ponieważ niczym w lustrze odbija się w nim historia XX wieku i społeczeństwo płynnej nowoczesności.
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